Ore, giorni, settimane, mesi del tutto particolari questi, vissuti in un’epoca di  verosimile o reale libertà di espressione accompagnata da media, dirette e storie social, webinar  e allo stesso tempo silenzi, suoni mai uditi prima e voci, voci provenienti dal mondo “fuori”e voci provenienti dal  mondo “dentro”  in apparente separazione.

Le peculiarità di questo grande movimento fintamente statico, ha destabilizzato tutti,  facendo compiere azioni o innescando re-azioni,  percorrendo differenti  strade . Siamo corsi ai ripari declinando le priorità a seconda dei propri vissuti, delle proprie capacità conosciute e sconosciute e delle proprie attività.

Per il mondo degli educatori, degli insegnanti, dei formatori si è aperto  un nuovo scenario, definito con l’acronimo DaD (Didattica a distanza), con l’intenzione di sopperire alla didattica in presenza  per creare una sorta di continuità, al fine di portare a termine il lavoro dell’anno scolastico e formativo  2019/2020. A questo mondo acronimato si sono inseriti i formatori esterni  e tutti i professionisti che  si occupano di discipline  definite extracurricolari o extrascolastiche.

Mi sono così chiesta, rientrando in quest’altima “categoria” con teatriAMO,  in quale modo io potessi dare una forma all’azione iniziata a settembre con i laboratori di teatro, per concretizzare la vicinanza con i miei allievi (che in realtà io definisco preziosi insegnanti grazie al mio personale lavoro di introspezione attiva con me stessa).

Così, ancor prima che la DaD prendesse la sua forma attuale, ho sentito forte  necessità  di essere vicina a loro.  Inizialmente non pensavo di poter continuare a portare avanti il lavoro con loro iniziato, tantomeno avrei pensato di proseguire il laboratorio teatrale attraverso in video e di iniziarne uno nuovo decodificato con la sola modalità online, abbracciando bambini e ragazzi chilometricamente “distanti” ma uniti dalla creatività e dalla voglia di giocare cimentandosi con forme di espressività teatrale.

Insieme abbiamo trovato un modo nuovo di essere vicini, di condividere un percorso, trovando cooperazione, per portare alla luce un terzo lato di una medaglia apparentemente inesistente,  attingendo dalle nostre Interiorità, riconoscendo i movimenti emotivi da cui ogni giorno siamo accompagnati.

Certo, abbiamo riformulato tutto, come se ciò che prima era stato, fosse un capitolo chiuso, per aprirne uno nuovo, tutto da riformulare e soprattutto da creare insieme.

Ma come si fa a fare teatro con bambini e ragazzi utilizzando quella che viene definita  DaD?

Per dare ai ragazzi la voce e la libertà di esprimere ciò che sentivano,  era necessario uscire totalmente dalla figura stereotipata dell’insegnante di questo laboratorio (non che questa definizione mi sia mai appartenuta in realtà), se ne fossi uscita in modo parziale sarei stata “stanata” immediatamente da loro. Ero consapevole dell’inesistenza  di  una formula precisa, non mi sarebbe stato possibile estrarre dalla valigetta  schede didattiche da cui attingere per portare avanti il programma. Il movimento da seguire era quello del Sentire… la messa in scena finale a chiusura del laboratorio era un semplice dettaglio che non poteva più essere il traguardo ultimo di conclusione al percorso.

Mi sono resa immediatamente conto che potevo attingere solo dalla mia frequentazione con la mia Interiorità, , grazie al mio percorso personale, mettendola a disposizione, portando l’ascolto di me e dei ragazzi come  base di ogni nuovo inizio, accogliendo  l’emotività, dando forma all’azione con l’accompagnamento dei ragazzi che avevano voglia di essere ascoltati in ogni loro sfumatura e forma, attraverso una teatralizzazione inteiore, che diventava strumento di espressione libera , riconoscendo questa straordinaria arte come strumento creativo per scoprire nuovi mondi.

Così , da quel mese di marzo, che oggi appare lontanissimo, con i gruppi che hanno iniziato il percorso a settembre, abbiamo fatto nuovi passi insieme. Ho cestinato ciò che avevo scritto fino a quel momento, scoprendo le molteplici possibilità di fare improvvisazione teatrale che in realtà dava voce al meraviglioso mondo interiore dei bambini e dei ragazzi, ispirandoci a personaggi , utilizzando i meeting virtuali. Travestimenti, cappelli, rossetti , glitter , nikname, successi, insuccessi, racconti, accadimenti, scuola, relazioni, noia, rabbia, frustrazioni,  visi apparentemente persi in altre attività e distrazioni oltre al video contemporaneamente Presenti a se stessi, , hanno accompagnato i nostri incontri facendoci sentire Uniti verso una direzione che ci ha fatto godere di questo straordinario panorama interiore.  Avevo depositato nel cassetto l’idea di preparare lo spettacolo con loro, non credevo fosse possibile all’inizio di questa nuova formula e invece è accaduto… E’ arrivata la scrittura, limpida, ispirata, delicata, giocosa, tratta dai personaggi incontrati nel viaggio introspettivo del Piccolo Principe. I bambini e i ragazzi hanno frequentato la loro interiorità attraversando emozioni, facendo emergere la loro espressività libera. Insieme abbiamo deciso di arrivare alla preparazione della messa in scena finale. La consegna per me è stata chiara: quella di dare forma all’azione in modo concreto, tangibile, legittimato dalla voglia di esprimere se stessi senza denaturare il percorso e le caratteristiche di ognuno, andando incontro agli straordinari allievi/maestri nell’accoglienza, mettendo in luce il filo che ci ha accompagnati in questa straordinaria escursione. Il tempo dei saluti estivi è vicino e in questa calda estate, noi di teatriAMO congeleremo il nostro lavoro che ci ha visti Camminare insieme, Uniti, aspettando settembre, per  mettere questo grande spettacolo esperienziale  a disposizione di  chi avrà voglia di guardare Oltre.

Il nuovo laboratorio online, è nato con la sola formula video meeting, grazie all’incontro di un genitore che mi ha portato questa idea. Esattamente come nell’altro percorso ogni idea iniziale è stata scardinata dalla voglia di espressività delle ragazze e proprio da loro è nata una nuova storia, una nuova formula. Con loro stiamo preparando un lavoro che oggi non potrei che decodificare come corto teatrale che proporremo in visione a spettatori in video. Altra nuova strada da percorrere, tutta da scoprire.

Condivido questa  mia esperienza, non per disconoscere l’importanza e la bellezza degli incontri in Presenza, ma per portare in Luce la possibilità di creare nuove opportunità, inaspettate e preziose, mettendosi a disposizione nell’accoglienza di qualcosa di Nuovo e mai sperimentato in precedenza. Credo inoltre  sia importante non demonizzare lo strumento che ho avuto a disposizione in questo tempo, nonostante sia innegabile la voglia di riprendere le attività vis a vis, perché  grazie alla DaD che inizialmente ci ha fatto correre ai ripari, ho avuto la grande opportunità di esplorare nuove terre della mia interiorità e di veder esprimere il mondo straordinario, a volte occultato, di bambini e ragazzi, ampliando e consapevolizzando  in me l’importanza di un’introspezione attiva sempre più attenta e focalizzata al sentire e riconoscere i movimenti interiori ed emotivi, all’ azione di accoglierli, per portarli in condivisione, senza porsi dinnanzi come giudice che crede sia di fondamentale importanza il come e il dove  incasellare determinati  comportamenti e azioni.

TeatriAMO è in piena trasformazione.

Daniela Caratto

 

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28Giu